martedì 3 novembre 2015

TERRA A MORIRE

Il cemento, le frane, le inondazioni, le piogge, la modernità, le lobby, la morte in ogni famiglia...


Ti guardi attorno e capisci che c'è qualcosa che non va. Il cemento ovunque, costruzioni senza crisma, che prevaricano l'altro, le regole della convivenza, quelle basilari della Natura, annientate. Colate e colate di materiale che, con le piogge, diventano fiumi. Cedimenti improvvisi, strutturali, il territorio che va lentamente giù. L'aria sempre più irrespirabile, le acque più inquinate, il cielo pieno di aeroplani che lasciano disegni inspiegabili. I terreni abbandonati e ridotti a discariche della malavita, quella nuova dei colletti bianchi, e nessun polmone sano nelle nostre città.


Strade e piloni che cedono, le trazzere improvvise che tornano di moda, i collegamenti che non esistono, allarmi meteo che gettano in una psicosi collettiva tutta la popolazione.


Nessun rispetto per il creato, come diceva S. Francesco, un aumento inaccettabile di malattie. Ogni famiglia che presenta un malato di cancro, o lo ha avuto, e a morire in maniera fulminea, anche persone giovani. Si resta senza parole, silenziosi, impotenti. E non c'è bisogno di dati, o della confusione di alcuni che tendono a deviare, per accorgersene.


E non è certamente la carne rossa, non sono gli insaccati, i lavorati, ma una produzione prettamente industriale senza freni, gonfiata a dismisura, senza amore e solo devota al profitto, le grandi lobby a dettare legge e a trasformare tutto in mercato e finanza. 

L’avidità di denaro controlla l’intero sistema socio economico e rovina la società, condanna l’uomo, lo fa diventare schiavo, distrugge la fraternità interumana e spinge popolo contro popolo e minaccia anche questa nostra “casa comune”. 


“E’ un male strutturato - come ha detto Papa Francesco - , il potere è talmente forte subdolo che ci fa perdere anche la sensibilità, che ti fa credere che questa sia la legge che determina tutto, che non ci sia possibilità di cambiamento. I frutti della cupidigia, della struttura di peccato è che portano il contrario della fraternità tra gli uomini, della convivenza civile tra gli uomini e distruggono tutto questo e portano alla globalizzazione dell’indifferenza”.


Nessuna manutenzione, né ordinaria né straordinaria, tutti succubi, la vita che va spegnendosi, gli alberi divelti, come in Puglia, per mere ipotesi di contaminazioni, curabili secondo diversi studiosi, stermini secolari, e la terra, che sempre ci ha dato benessere, amore, ricchezza, sepolta dalle menzogne e dalla cosiddetta modernità.

Si possono tagliare gli alberi, cementificare continuamente, ridurre il suolo, avvelenare i terreni di rifiuti, eternit, scorie, trivellare il mare, avvelenarlo di fogna, uccidere i pesci, fare fuori gli animali, fino a che un giorno la Natura ci presenterà il conto.

Cari Giovani amate la terra, disobbedite, rirtonate alla vita, cari vecchi lasciate che siano loro a prendersi il futuro di questo pianeta e che si ritorni ai valori e ai principi di convivenza pacifica e ai valori di Umanità. Smettano le armi, smettano le guerre, smetta il Demonio a comandare!


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