I Buoni, i Cattivi e... “il fumo dell'antimafia”
Discorsi tra Ecomulo e l'amico Bue
Oggi ho incontrato un bue,
un amico erudito, ne sa sempre una più del diavolo, che non vedevo
da tempo. Mi ha parlato di cose incredibili successe in questi giorni
tra gli uomini.
BUE:
Ciao Ecomulo, ti vedo in forma, volevo
condividere con te una riflessione. Sai, ci sono “i cattivi” e poi ci
sono “i buoni”, poi a un certo punto non si comprende più
nulla... chi siano gli uni e chi siano gli altri. Ieri sono stato in
città, a Palermo. Qui, ultimamente, sembra non esserci confine tra
quel terribile fenomeno che chiamano “mafia” ed il suo
contraltare, la cosiddetta“antimafia”. La criminalità delle
campagne, del territorio che uccide non esiste quasi più. Sì, c'è
una delinquenza spicciola, forse maggiore, scagnozzi che domandano
sempre il pizzo, ma quella organizzazione così radicata sembra avere
ceduto il passo. Soprattutto per merito dei gesti eroici di persone
perbene che si sono ribellate. Mi ricordo di un certo Don Pino che
toglieva i bimbi dalla strada, di un certo Libero che mai avrebbe
dato soldi agli esattori...tutti sempre in prima linea, soli, e poi
quelli che, dopo, solo dopo, pronti a celebrarli, a portare avanti
finte eucarestie!
Quella che
chiamano “antimafia” appare sempre più confusa, brand,
carrierismo, un posto al sole, e mischiatasi in situazioni a dir poco
disdicevoli. Unta di discrezionalità, impasti ed amicizie varie.
Sembra esserci una cortina di
fumo che attanaglia quella
voglia reale di cambiamento...
che parte soprattutto e sempre dal basso...
ECOMULO : Caro
Bue, penso certe volte che la nostra
terra sia irredimibile, io avevo un padrone che mi raccontava tante
cose, ricordo soprattutto quando mi disse una frase: “le
cose cambiano per non cambiare” .
E capii dopo che si riferiva a tutto questo, alla nostra bedda
Sicilia. Ora appare davvero così, magari mi sbaglio ma quando
qualcosa sembra cambiare, dopo gli arresti, dopo i sequestri dei beni
mafiosi, dopo aver individuato i flussi di denaro, secondo il grande
intuito di Giovanni Falcone, arrivano i professionisti, i “colletti
bianchi” li chiamano, i figli dei padri, gli amici, succede che cala un silenzio, e tutto piomba
nell'abisso, ad uno stadio di stasi...
Adesso il nuovo
“caso Palermo”, ho sentito che la
Procura di Caltanissetta ha aperto una indagine su tre giudici del
tribunale di Palermo - Silvana Saguto (che era presidente della
sezione sulle misure di prevenzione), Lorenzo Chiaromonte e Tommaso
Virga, già consigliere del Csm - e il pm della Dda Dario Scaletta e
su alcuni amministratori di beni. Una cosa molto triste...
BUE : I piccioli
sono la rovina dell'uomo e spesso anche il bene diventa male. Le
consulenze d'oro, le tavole apparecchiate. Anche al Csm è stato già
aperto un fascicolo in Prima Commissione, competente su eventuali
trasferimenti d'ufficio per incompatibilità. E il procuratore
generale della Cassazione, Pasquale Ciccolo, ha avviato accertamenti
preliminari sull'indagine della procura di Caltanissetta . Walter
Virga, figlio di uno dei magistrati indagati, ha lasciato
l'amministrazione giudiziaria di Rappa e Bagagli. Un terremoto
insomma, solo all'inizio, che successivamente ci dirà forse chi sono
i veri colpevoli...
ECOMULO: Come
sempre c'è voluto una martellamento di alcuni (pochi) mezzi di
informazione.
Le Iene di Italia 1 e Pino
Maniaci con la sua redazione di TeleJato, una piccola televisione con
sede a Partinico. Pensa, un Tribunale, quello di Palermo, che dovrebbe
gestire il 43 per cento dei beni sequestrati e confiscati ai mafiosi.
Non esiste ad esempio un albo degli amministratori giudiziari,
che pure dovrebbe esistere, come dice la legge del 2010 (DECRETO
LEGISLATIVO 4 febbraio 2010, n. 14 e successive modifiche) e tutto
viene deciso dal presidente dell’ufficio delle misure di prevenzione
e dei suoi sostituti, e pure le ricche parcelle... Mancano le regole
nel luogo delle regole, tutto in maniera discrezionale …
BUE: amico mio, ti
vedo informato, pensa, ci sono dei beni societari che da più di 15
anni sono gestiti da avvocati, non c'è trasparenza mancando l'albo,
gente
che non ha la visione e le competenze imprenditoriali adeguate, e
spesso sono gli stessi; tante, troppe le figure istituzionali
coinvolte... E poi, non si comprende quanto negativo sia il messaggio
che passa: proprietà e aziende sequestrate ai mafiosi molto floride
ed attive che, dopo alcuni anni, nelle mani di questi amministratori,
falliscono e vanno in malora...una terra senza speranza fin quando
non ci sarà un cambiamento che parta e decida dal basso e finché il
fumo non sarà del tutto sparito. Adesso devo andare in stalla, ci
sono altre storie che vorrei raccontarti, ma facciamo la prossima
volta.
ECOMULO: ciao bue,
ti lascio anche io, volevo solo ricordare cosa diceva Cicerone :
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